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APOYOS DESDE IBEROAMERICA y otros

La asociacion de Internautas Latinoamericanos dirigida por Herbert Mujica Rojas, cuya URL es: http://members.tripod.com/~AILATIN se apoya de forma unanime a nuestra causa en España, que pronto se convertira en la causa de nuestros hermanos Iberoamericanos.

A continuacion incluimos su comunicado al respecto

Comunicado de la Asociación de Internautas Latinoamericanos

1-10-98

Habiendo tomado conocimiento que las diversas agrupaciones, asociaciones, entidades, instituciones que agrupan a los internautas españoles decidieron llevar a cabo una huelga el próximo 3 de octubre en procura de la tarifa plana para los miles de usuarios on line;

Constatando que los abusos de Telefónica de España que ya tiene sus zarpas instaladas en países como Argentina, Chile, Perú y Brasil, continúan exaccionando a los usuarios, merced a una política de cobros abusivos por servicios que no prestan y que ello ha generado la respuesta combativa de la que somos orgullosa parte;

Teniendo en cuenta que Internet es en el mundo contemporáneo una gran herramienta cultural, educativa, política, que debe estar al servicio de los más y no de los menos y que no pueden existir vallas o impedimentos como lo son las tarifas extremadamente altas para los usuarios de esta vía de comunicación;

Subrayando que sólo las acciones principistas y reivindicacionistas conseguirán que los atropellos de Telefónica de España y sus filiales cesen o cambien su accionar en nuestros países, con el riesgo que las iras populares rebasen los marcos jurídicos actuales y que tomen justicia por mano propia;

Declaramos:

Apoyar por todos los medios a nuestro alcance la huelga programada para el sábado 3 de octubre en España.

Hacer un llamado a las instituciones latinoamericanas que accesan con mucha frecuencia a nuestra página a difundir los contenidos de convocatoria e información en torno a la huelga a llevarse a cabo.

Estar profundamente identificados con los internautas ibéricos en esta etapa del combate por los derechos a una tarifa plana y equilibrada.

Mencionar que estamos dispuestos a forjar un nuevo modelo de entendimiento con nuestros amigos internautas españoles con miras a la formación de una Comunidad Internáutica Castellano-hablante justa, libre, culta, moderna y que impulse nuestro idioma como un filón interesante, atractivo y alternativo en Internet que no puede ser monopolio de otros idiomas.

 

Herbert Mujica Rojas


Solo teneis que entrar en Dejanews y buscar la cadena de texto www.timofonica.com o http://www.timofonica.com y encontrareis en los grupos de noticias de Italia y Alemania, cosas como estas...

2. 98/10/11 020 BUG CENSURATO IN WIN95. #2/3 it.comp.win95 "Kaspar Hauser-
3. 98/10/11 020 A MEDIAMENTE X LIBERTA' #2/3 it.media.tv.mediament "Kaspar Hauser-
4. 98/10/11 020 UN NUOVO SPORT DI GRUPPO#2/3 it.sport "Kaspar Hauser-
5. 98/10/10 020 LIBERTA' CONTRO I CENSOR#2/3 it.discussioni.teleco "Kaspar Hauser-
6. 98/10/10 020 NUOVA MOTO A PROVA DI CE#2/3 it.hobby.motociclismo "Kaspar Hauser-
7. 98/10/10 020 UN NUOVO MODO DI TELEFON#2/3 it.tlc.telefonia "Kaspar Hauser-
8. 98/10/10 020 PROPOSTA GRUPPO SU LIBER#2/3 it.news.gruppi "Kaspar Hauser-
9. 98/10/10 020 NAVIGA COL TELEFONINO 24#2/3 it.tlc.cellulari "Kaspar Hauser-
10. 98/10/10 020 <no subject> #2/3 it.tlc.telefonia.isdn Loris loris
11. 98/10/10 020 Chi ha ragione #2/3 it.discussioni.consum Loris loris
12. 98/10/10 020 Chi ha ragione? #2/3 it.tlc.provider.disse Loris loris
13. 98/10/10 020 Chi ha ragione? #2/3 it.tlc.telefonia.isdn Loris loris

 

Come tutti avrete appreso dai notiziari radiotelevisivi e dalla carta
stampata, gli aumenti delle tariffe telefoniche che avevamo preannunciato,
sulla base delle prime indiscrezioni trapelate, sono risultati perfino
sottostimati rispetto alle richieste presentate da Telecom Italia, richieste
che le autorità competenti stanno ormai per accettare in via definitiva.
Avevamo parlato di aumenti delle tariffe urbane del 18-20%, ma ancora una
volta Telecom Italia ha dimostrato la sua capacità di sorprenderci e di
sorprendere i nostri portafogli, richiedendo aumenti dello scatto
telefonico, e quindi della TUT( Tariffa Urbana a Tempo), nella misura del
22%. A questo aumento si affiancheranno anche: un aumento del canone
telefonico nella misura di 20400 lire annue(+10%) e diminuizioni delle
tariffe interurbane e internazionali nella misura del
10 e del 14%Quest'ultima diminuizione è assolutamente inferiore al previsto
e niente
affatto sufficiente rispetto alle offerte molto più vantaggiose della
concorrenza.Con molto ardire, i dirigenti Telecom e il loro braccio destro
politico, il ministro delle comunicazioni Maccanico, si sono affrettati a
precisare che il "riequilibrio tariffario" non accrescerà la bolletta media
degli italiani; dai dati a nostra disposizione, però, relativi al bilancio
del primo semestre '98, è però possibile dedurre che l'aumento della
bolletta
media sarà compreso tra il 4 e il 6%, e che le utenze domestiche, cioè 18
milioni di famiglie italiane( che usano il telefono fisso soprattutto
per le chiamate locali), dovranno concedere a Telecom circa 800-1000
miliardi
annui in più, tra aumenti del canone e della TUT.
Tutto questo si tradurrà in danni ancora più gravi per due fasce sociali:

a)le categorie cosiddette "deboli", cioè gli oltre 6 milioni di poveri, le
famiglie monoreddito, gli anziani e i pensionati, i disabili e tutte le
persone per i quali anche il canone annuo, aumentato negli ultimi due anni
del 40%, rappresenta un balzello duro da pagare.
b)gli utenti della rete Internet, per i quali questi aumenti
avranno un effetto pesantemente negativo. Infatti, a causa delle già elevate
tariffe telefoniche, in Italia gli utenti "residenziali" della rete sono
pochissimi, se paragonati alle cifre di altre nazioni anche europee;
inoltre, l'aumento della TUT bloccherà ulteriormente lo sviluppo di questo
strumento di comunicazione. Infatti, i privati saranno costretti, per
accedere alla rete, ad usufruire esclusivamente delle intranet aziendali e
degli account universitari, con la conseguente espulsione dal mercato di
tutti coloro che non potranno contare su queste forme di utilizzo gratuito
della rete; tra questi, numerose persone che, pur meditando di attrezzarsi
per accedere ad Internet "da casa", desisteranno a causa del costo troppo
elevato da sostenere.
Contemporaneamente alla diffusione di queste nuove tariffe, tuttavia, il
governo ha presentato, attraverso il sottosegretario alla funzione pubblica
Bettinelli, una norma, inserita nella legge finanziaria, che dovrebbe
consentire l'accesso alla rete per un massimo di 4 ore al giorno,
in fasce orarie che saranno fissate da Telecom, con il solo pagamento di un
canone fisso mensile quantificato dallo stesso Bettinelli in circa 20mila
lire mensili.
Questa proposta, che porta il nome di "numeri azzurri", rivela in molti
punti il suo scopo puramente propagandistico e diversivo.Oltre al problema
della lunghezza dell'iter della legge finanziaria e dell'instabilità del
quadro politico attuale, ciò che intendiamo sottolineare è che MAI E POI MAI
ACCETTEREMO DI PAGARE 20000 LIRE/MESE PER OTTENERE LA SESTA PARTE DI QUELLO
CHE NEGLI USA, PER LA STESSA CIFRA, E' CONCESSO A TUTTI GLI UTENTI.Infatti
quella cifra indicata da Bettinelli corrisponde a ciò che gli utenti
americani, in media, pagano alle compagnie telefoniche per accedere
liberamente, 24 ore su 24 e senza alcun ulteriore addebito, alla rete
internet, senza dover concentrare tutte le loro connessioni in poche fasce
orarie, che diventerebbero dei veri e propri "imbuti" con l'unico risultato
di accrescere ancora i già lunghissimi tempi di connessione, in
seguito all'inevitabile sovraffollamento della rete non redistribuito
nell'arco delle 24 ore.
Il nostro coordinamento, pertanto, lungi dal cedere di fronte a queste abili
manovre diversive, ha deciso di proseguire lungo la linea già tracciata nei
precedenti comunicati e di insistere ulteriormente con una proposta, da noi
denominata dei
"numeri blu", ben diversa da quella relativa ai "numeri azzurri" voluti dal
governo.
Questa proposta prevede: l'istituzione dei "numeri blu", numeri telefonici
chiamando i quali l'utente si collegherà liberamente al POP locale del suo
provider, senza ulteriori addebiti legati al tempo di connessione;
l'abilitazione all'accesso "flat" 24 ore su 24 ai "numeri blu" basata sul
solo
pagamento di un canone fisso mensile di circa 20mila lire da parte
dell'utente; revisione completa dell'attuale divisione in settori (o "aree
locali"),
volta ad un rilevante ampliamento di questi ultimi(fino alla soluzione
ottimale della coincidenza dei settori con i distretti telefonici o
addirittura con le regioni), in modo da consentire anche
agli utenti residenti in settori privi di ISP di poter scegliere tra POP di
diversi provider, grandi e piccoli (l'ampliamento dei settori permetterebbe
di avere diversi POP in ciascuno di essi).
E' bene sottolineare che proposte analoghe sono attualmente portate avanti
da movimenti organizzati di utenti anche in Spagna (presso il sito
www.timofonica.com troverete anche i primi risultati, molto positivi, della
loro protesta) e in Germania (il cui sito è www.gamespy.de/internetstreik ),
dove gli utenti devono far fronte, come noi, ad aumenti delle tariffe locali
(che, nel caso della Spagna, hanno superato anche il 100%), dovuti alle
posizioni monopolistiche delle compagnie telefoniche locali
(rispettivamente, Telefonica e D.Telekom, nel settore delle chiamate
urbane.)
Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo ideato il seguente calendario di
azioni, che ha già preso il via con le prime iniziative (invio di fax a
Telecom, ad es.)e con una fitta campagna stampa, che ha già raggiunto
diversi organi di informazione, sulla rete e non.

**********IL CALENDARIO DI AZIONI.****************

LU 5/10: inizio campagna stampa presso giornali
locali e nazionali.
MA 6/10: invio collettivo di fax al servizio consumatori Telecom (per
protestare contro gli aumenti e avanzare la nostra proposta dei "numeri
blu").
GIO 8/10: invio collettivo di email ai providers(per chiedere il loro
appoggio alla nostra proposta).
LU 12/10: invio collettivo di email a ministero delle comunicazioni e
Authority per le Telecomunicazioni(per protestare per la liberalizzazione
della telefonia fissa locale e contro gli aumenti tariffari di Telecom).
MA 13/10: annuncio ai grandi media delle iniziative di protesta più "forti",
che verranno intraprese in seguito.

MA 20/10: sostutuzione di tutte le homepage dei siti aderenti alla protesta
con una pagina contenente un comunicato di protesta contro la TUT; i siti
rimarranno in sciopero per l'intera giornata.
MA 20/10: PRIMO SCIOPERO DELLE CONNESSIONI( 24 ore senza collegarsi alla
rete).
ME 21/10: Diffusione a media e istituzioni politiche dei risultati, rilevati
autonomamente, dello
sciopero del 20.Inizio campagna stampa per annunciare il netstrike vero e
proprio.
FINE OTTOBRE(la data sarà successivamente comunicata a tutti gli iscritti:
NETSTRIKE DIRETTO AL SITO DI TELECOM ITALIA( www.telecomitalia.it ).
Altre azioni nonchè il calendario di novembre sarà comunicato ai nostri
iscritti attraverso i canali di comunicazione che abbiamo predisposto per
tutti quelli che volessero entrare in contatto con noi:
-Il sito ufficiale della nostra protesta, http://notut.ml.org , sul quale
sono presenti tutte le informazioni riguardanti la nostra protesta,
attraverso il quale è anche possibile
sottoscrivere in modo molto semplice la ML informativa "NOTUT".
-La mailing-list "NOTUT", in sola lettura, che distribuisce esclusivamente i
nostri bollettini informativi(max 1-2 msg al giorno)a tutti gli iscritti:
per sottoscriverla, manda un msg vuoto a
notut-subscribe@egroups.com
-Il nostro email-helpdesk, per ogni informazione e suggerimento,
all'indirizzo: notut@theoffice.net
-Il nostro helpdesk su ICQ, all'UIN 19888108, attivo dalle 8 alle 14 e in
ore serali.
-Il nostro canale IRC, per conversare in do aumenti dello scatto
telefonico, e quindi della TUT( Tariffa Urbana a Tempo), nella misura del
22%. A questo aumento si affiancheranno anche: un aumento del canone
telefonico nella misura di 20400 lire annue(+10%) e diminuizioni delle
tariffe interurbane e internazionali nella misura del
10 e del 14%Quest'ultima diminuizione è assolutamente inferiore al previsto
e niente
affatto sufficiente rispetto alle offerte molto più vantaggiose della
concorrenza.Con molto ardire, i dirigenti Telecom e il loro braccio destro
politico, il ministro delle comunicazioni Maccanico, si sono affrettati a
precisare che il "riequilibrio tariffario" non accrescerà la bolletta media
degli italiani; dai dati a nostra disposizione, però, relativi al bilancio
del primo semestre '98, è però possibile dedurre che l'aumento della
bolletta
media sarà compreso tra il 4 e il 6%, e che le utenze domestiche, cioè 18
milioni di famiglie italiane( che usano il telefono fisso soprattutto
per le chiamate locali), dovranno concedere a Telecom circa 800-1000
miliardi
annui in più, tra aumenti del canone e della TUT.
Tutto questo si tradurrà in danni ancora più gravi per due fasce sociali:

a)le categorie cosiddette "deboli", cioè gli oltre 6 milioni di poveri, le
famiglie monoreddito, gli anziani e i pensionati, i disabili e tutte le
persone per i quali anche il canone annuo, aumentato negli ultimi due anni
del 40%, rappresenta un balzello duro da pagare.
b)gli utenti della rete Internet, per i quali questi aumenti
avranno un effetto pesantemente negativo. Infatti, a causa delle già elevate
tariffe telefoniche, in Italia gli utenti "residenziali" della rete sono
pochissimi, se paragonati alle cifre di altre nazioni anche europee;
inoltre, l'aumento della TUT bloccherà ulteriormente lo sviluppo di questo
strumento di comunicazione. Infatti, i privati saranno costretti, per
accedere alla rete, ad usufruire esclusivamente delle intranet aziendali e
degli account universitari, con la conseguente espulsione dal mercato di
tutti coloro che non potranno contare su queste forme di utilizzo gratuito
della rete; tra questi, numerose persone che, pur meditando di attrezzarsi
per accedere ad Internet "da casa", desisteranno a causa del costo troppo
elevato da sostenere.
Contemporaneamente alla diffusione di queste nuove tariffe, tuttavia, il
governo ha presentato, attraverso il sottosegretario alla funzione pubblica
Bettinelli, una norma, inserita nella legge finanziaria, che dovrebbe
consentire l'accesso alla rete per un massimo di 4 ore al giorno,
in fasce orarie che saranno fissate da Telecom, con il solo pagamento di un
canone fisso mensile quantificato dallo stesso Bettinelli in circa 20mila
lire mensili.
Questa proposta, che porta il nome di "numeri azzurri", rivela in molti
punti il suo scopo puramente propagandistico e diversivo.Oltre al problema
della lunghezza dell'iter della legge finanziaria e dell'instabilità del
quadro politico attuale, ciò che intendiamo sottolineare è che MAI E POI MAI
ACCETTEREMO DI PAGARE 20000 LIRE/MESE PER OTTENERE LA SESTA PARTE DI QUELLO
CHE NEGLI USA, PER LA STESSA CIFRA, E' CONCESSO A TUTTI GLI UTENTI.Infatti
quella cifra indicata da Bettinelli corrisponde a ciò che gli utenti
americani, in media, pagano alle compagnie telefoniche per accedere
liberamente, 24 ore su 24 e senza alcun ulteriore addebito, alla rete
internet, senza dover concentrare tutte le loro connessioni in poche fasce
orarie, che diventerebbero dei veri e propri "imbuti" con l'unico risultato
di accrescere ancora i già lunghissimi tempi di connessione, in
seguito all'inevitabile sovraffollamento della rete non redistribuito
nell'arco delle 24 ore.
Il nostro coordinamento, pertanto, lungi dal cedere di fronte a queste abili
manovre diversive, ha deciso di proseguire lungo la linea già tracciata nei
precedenti comunicati e di insistere ulteriormente con una proposta, da noi
denominata dei
"numeri blu", ben diversa da quella relativa ai "numeri azzurri" voluti dal
governo.
Questa proposta prevede: l'istituzione dei "numeri blu", numeri telefonici
chiamando i quali l'utente si collegherà liberamente al POP locale del suo
provider, senza ulteriori addebiti legati al tempo di connessione;
l'abilitazione all'accesso "flat" 24 ore su 24 ai "numeri blu" basata sul
solo
pagamento di un canone fisso mensile di circa 20mila lire da parte
dell'utente; revisione completa dell'attuale divisione in settori (o "aree
locali"),
volta ad un rilevante ampliamento di questi ultimi(fino alla soluzione
ottimale della coincidenza dei settori con i distretti telefonici o
addirittura con le regioni), in modo da consentire anche
agli utenti residenti in settori privi di ISP di poter scegliere tra POP di
diversi provider, grandi e piccoli (l'ampliamento dei settori permetterebbe
di avere diversi POP in ciascuno di essi).
E' bene sottolineare che proposte analoghe sono attualmente portate avanti
da movimenti organizzati di utenti anche in Spagna (presso il sito
www.timofonica.com troverete anche i primi risultati, molto positivi, della
loro protesta) e in Germania (il cui sito è www.gamespy.de/internetstreik ),
dove gli utenti devono far fronte, come noi, ad aumenti delle tariffe locali
(che, nel caso della Spagna, hanno superato anche il 100%), dovuti alle
posizioni monopolistiche delle compagnie telefoniche locali
(rispettivamente, Telefonica e D.Telekom, nel settore delle chiamate
urbane.)
Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo ideato il seguente calendario di
azioni, che ha già preso il via con le prime iniziative (invio di fax a
Telecom, ad es.)e con una fitta campagna stampa, che ha già raggiunto
diversi organi di informazione, sulla rete e non.

**********IL CALENDARIO DI AZIONI.****************

LU 5/10: inizio campagna stampa presso giornali
locali e nazionali.
MA 6/10: invio collettivo di fax al servizio consumatori Telecom (per
protestare contro gli aumenti e avanzare la nostra proposta dei "numeri
blu").
GIO 8/10: invio collettivo di email ai providers(per chiedere il loro
appoggio alla nostra proposta).
LU 12/10: invio collettivo di email a ministero delle comunicazioni e
Authority per le Telecomunicazioni(per protestare per la liberalizzazione
della telefonia fissa locale e contro gli aumenti tariffari di Telecom).
MA 13/10: annuncio ai grandi media delle iniziative di protesta più "forti",
che verranno intraprese in seguito.

MA 20/10: sostutuzione di tutte le homepage dei siti aderenti alla protesta
con una pagina contenente un comunicato di protesta contro la TUT; i siti
rimarranno in sciopero per l'intera giornata.
MA 20/10: PRIMO SCIOPERO DELLE CONNESSIONI( 24 ore senza collegarsi alla
rete).
ME 21/10: Diffusione a media e istituzioni politiche dei risultati, rilevati
autonomamente, dello
sciopero del 20.Inizio campagna stampa per annunciare il netstrike vero e
proprio.
FINE OTTOBRE(la data sarà successivamente comunicata a tutti gli iscritti:
NETSTRIKE DIRETTO AL SITO DI TELECOM ITALIA( www.telecomitalia.it ).
Altre azioni nonchè il calendario di novembre sarà comunicato ai nostri
iscritti attraverso i canali di comunicazione che abbiamo predisposto per
tutti quelli che volessero entrare in contatto con noi:
-Il sito ufficiale della nostra protesta, http://notut.ml.org , sul quale
sono presenti tutte le informazioni riguardanti la nostra protesta,
attraverso il quale è anche possibile
sottoscrivere in modo molto semplice la ML informativa "NOTUT".
-La mailing-list "NOTUT", in sola lettura, che distribuisce esclusivamente i
nostri bollettini informativi(max 1-2 msg al giorno)a tutti gli iscritti:
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-Il nostro email-helpdesk, per ogni informazione e suggerimento,
all'indirizzo: notut@theoffice.net
-Il nostro helpdesk su ICQ, all'UIN 19888108, attivo dalle 8 alle 14 e in
ore serali.
-Il nostro canale IRC, per conversare in chat direttamente con i
coordinatori del nostro movimento, presenti ogni sera dopo le 21.30: canale
#notut, server irc.azzurra.it
-Il nostro ufficio stampa:
per associazioni e istituzioni, rilke@tin.it
per la carta stampata, ondudtq@tin.it
per i media radiotelevisivi, fdamb@freeweb.org
per i rapporti con il web, notut@usa.net

UNISCITI A NOI E PARTECIPA ANCHE TU ALLE NOSTRE PROTESTE!
DIFFONDI QUESTO COMUNICATO CON OGNI MEZZO A TUA DISPOSIZIONE!
INSERISCI IL LINK AL NOSTRO SITO NELLA TUA HOME-PAGE E NELLA TUA FIRMA
ELETTRONICA(quella delle email)!

COORDINAMENTO "NETSTRIKE" CONTRO LA TUT
6/10/98.

 

LOS ALEMANES PLANEAN UNA "HUELGA EN INTERNET"

Funcionó en España; ahora una banda de activistas alemanes están organizando un boicot de un día para forzar unas tarifas de acceso a internet más bajas.

           GERMANS PLAN 'INTERNET STRIKE'
           It worked in Spain. Now a band of German activists is
           organizing a one-day boycott to force lower Internet access
           fees. By James Glave.


http://www.wired.com/news/news/email/explode-infobeat/politics/story/15352.html

     Germans Plan 'Internet Strike'                        
                           by James Glave

                           4:00 a.m.  1.Oct.98
                           On 1 November, modems across    Germany will fall silent and     
                           Web pages will go dark in a    protest targeting Deutsche      
                           Telekom AG and its Internet access fees.                    
                                                           
                           Only weeks ago, a similar  online boycott forced a          
                           Spanish telephone company to      lower its Net access charges.
                           German consumer activists  hope a 24-hour strike will       
                           draw attention to what they  claim are sky-high rates        
                           charged by the monopoly telco's T-Online service.
                                                           
                           "We want everybody who has an Internet account [to stay
                           off] the Internet," said  Thomas von Treichel, a         
                           network administrator and the organizer of what he is          
                           calling an Internet strike.  "Everyone who has a home page   
                           should shut it down and point to a strike page"
                           
                                                            
                           Treichel said that 30,000    people visited his Strike Web    
                           site in its first week of    operation. In a recent poll
                           by a German computing  magazine, 80 percent of those
                           surveyed vowed to stay off   the grid on strike day. If
                           the figure were projected   across Germany's estimated
                           7.5 million Internet users,  he said, T-Online could stand
                           to lose some US$6 million.

                           A T-Online official called  the figure unrealistic and
                           said the company was  nonplussed by the threat of a
                           boycott.

                           "We keep cool, because our  prices are fair," said
                           Deutsche Telekom's Joerg  Lammers in an email.


                           Treichel said that Germans must pay the equivalent of
                           approximately US$3.50 per  hour in the daytime, and $1
                           per hour at night for toll charges. He says he knows of 
                          people who pay $500 to $800  per month for Internet use.

                           "We think this is too much -- and with online shopping
                           [growing in importance] it is  not good for the [Internet]
                           industry," he said.

                           Lammers replied that when T-Online launched, one hour
                           of access cost about $6, and   that price has since dropped
                           to $1.79.

                           Though Germany's  telecommunications markets
                           are open to competition,  Deutsche Telekom owns most of
                           the infrastructure, including the "last mile" of wire into
                           homes. Treichel and others   claim that this has allowed
                           the company to gouge its  users for Net access.

                           But while a poll in Logical  Compmag, a German online
                           computing magazine, shows 94 percent support for the
                           strike, others are not sure   it will make a difference.

                           "I don't believe it will be  effective -- there is not
                           enough solidarity between the   users," said Dirk Debert, a
                           28-year-old network  administrator.

                           "Not enough surfers know about it and much more
                           important, they don't care,"  Debert said.

                           On 3 September, more than 10,000 residents of Spain
                           unplugged their modems for  the day, denying Telefonica,
                           the telephone company,  significant revenue. In
                           response to the strike, the  company reduced its rates.

                           Lammers said it was not fair  to compare the two telcos.

                           "Telefonica made Internet   more expensive -- our prices
                           are getting lower and lower," said Lammers. He also
                           suggested that the organizers  lacked the support or
                           credibility that they claim  to have.

                           "The organizers in Spain were  not a group of game players,
                           who certainly have specific  'surfing habits.' But it was
                           [organized by] Spain's   Internet Users Association,"
                           he said in an email.

                           At least one eager striker   interviewed by Wired News in
                           Internet Relay Chat fit that    description.

                           "I hope that it will work   because I´m playing games
                           online, and I can't play for    long because of that phone
                           bill," said Manuel Noppel, a  teenager living near the city
                           of Cologne.

                           Related Wired Links:
                           [Image]
                           German Net Access Gets Cheap                           27.Aug.98

                           Deutsche Telekom Seeks Cash
                           21.Aug.98

                           Deutsche Telekom Does Net
                           Telephony
                           17.Mar.98

                     
                           Wired News | Wired Magazine |
                           HotWired
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